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COMACCHIO

Trepponti

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Ponte degli Sbirri

Ponte degli Sbirri

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Trepponti

Manifattura dei marinati

Manifattura dei marinati

Simbolo della città lagunare costituisce l'affascinante punto di partenza per un itinerario alla scoperta del centro storico di Comacchio. Venne edificato intorno al 1638 su disegno dell'architetto Luca Danese di Ravenna per volere del cardinale Giovan Battista Pallotta. Il manufatto comprende cinque ampie scale ad arco, culminanti in un rialzo interamente in pietra d'Istria. Di fronte al ponte trova spazio l'antica Pescheria.
Più avanti si trova il cosiddetto Ponte degli Sbirri, poiché eretto a fianco delle prigioni nel '600.
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Ponte degli Sbirri

Situato al centro di Comacchio ed eretto nel 1631-35 fu voluto, come il Trepponti, dal Cardinale Pallotta e ideato dall'Architetto Luca Danese. Quasi interamente in cotto prende il nome dalle vicine ex prigioni.

Palazzo Bellini

Palazzo Bellini

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Manifattura dei marinati

L'antica Manifattura dei Marinati rappresenta un pezzo importante della storia di Comacchio, perché ha rimesso in moto l'intero ciclo di lavorazione delle anguille e delle acquadelle. Nella grande fabbrica si svolgevano ogni anno le diverse operazioni legate alla lavorazione del pescato: come un tempo, nella calata approdano le barche per il conferimento del pesce, nella Sala dei Fuochi, i dodici camini funzionanti ancora oggi, danno all'anguilla infilata nei lunghi spiedi la caratteristica cottura, infine nella sala degli aceti, con i tini e le botti, avviene la marinatura dell'anguilla.
La Manifattura è oggi sede del Museo dell'Anguilla un museo da non perdere se si vuole capire il profondo legame dei Comacchiesi con i prodotti delle proprie acque. E' un'esperienza che lascia percepire i gesti della vita quotidiana del passato, trascorsa accanto ai fuochi e tra il vociare delle donne che scelgono la giusta salamoia, dosando aceto, acqua, sale e foglie di alloro.


Antico Ospedale degli Infermi

Antico Ospedale degli Infermi

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Palazzo Bellini

Fu costruito nella seconda metà dell'Ottocento (tra il 1866 e il 1870) quale dimora di una delle più note famiglie comacchiesi. Costituisce un tipico esempio di palazzo gentilizio ottocentesco: costruzione a pianta rettangolare a due piani con ampio sottotetto praticabile. Il palazzo ospita, oltre a mostre ed esposizioni temporanee, la nave romana ritrovata a Valle Ponti. E' sede degli uffici comunali, della biblioteca civica e dell'archivio storico.

DUOMO DI SAN CASSIANO

DUOMO DI SAN CASSIANO

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Antico Ospedale degli Infermi

L’antico ospedale fu costruito nella seconda metà del XVIII secolo da Cosimo Morelli. Di impianto grandioso, fu concepito per conferire maggior prestigio alla città ed emergere dalla massa di case basse e modeste facendo quasi da contrappunto alla mole del Duomo. All'interno, il bellissimo atrio con scalone è opera del Foschini. Al piano nobile si trovano due ampie e alte sale per i degenti, una per le donne ed una per gli uomini, invase dalla luce e dall'aria di grandi finestre. Per l’opera di restauro sono stati riutilizzati i materiali originali: durante i lavori si sono riscoperte e quindi riproposte le colorazioni del tempo, come gli azzurrini tipici del ‘700 e il bianco dello scalone con volte azzurro-grigio.


Santuario di Santa Maria in Aula Regia

Santuario di Santa Maria in Aula Regia

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DUOMO DI SAN CASSIANO

Il Duomo di Comacchio è dedicato al patrono San Cassiano. Le sue origini risalgono al 708 d. C, ma l'attuale edificio venne eretto nella seconda metà del sec. XVII (1659). In origine il duomo era formato da tre navate, ora si presenta a navata unica con 12 cappelle laterali, dedicate ciascuna ad un'immagine sacra e ricche di tele preziose. Di particolare rilievo sono i dipinti di Biagio Bovi risalenti al sec. XVIII, della scuola bolognese dei Carracci, ed il crocefisso in legno di Germano Cignani (sec. XVII). In fondo al catino absidale spicca la statua del patrono San Cassiano, situata all'interno di una nicchia. Di particolare interesse anche il coro, dono del vescovo d'Arcano, che gira attorno all'intera abside in duplice ordine di stalli e l'organo costruito nel 1728 da Gian Domenico Traeri, collocato sopra la porta centrale d'ingresso. A lato del Duomo si trova la Torre Campanaria. Edificata nel 1751, rovinò al suolo nel 1757, lasciando intatta solo la base in pietra d'Istria. Il campanile fu riedificato dopo oltre un secolo nel 1868.

Santuario di Santa Maria in Aula Regia

Il santuario è dedicato alla veneratissima immagine di Santa Maria in Aula Regia. La presenza di questo edificio religioso viene attestata nel X secolo quando già il monastero vantava un ruolo importante. Nel XVI secolo fanno il loro ingresso i padri cappuccini, voluti dal duca Alfonso II d'Este. Nel 1619 ha luogo l'incoronazione ufficiale della statua della Beata Vergine. L'attuale edificio risale al 1665, mentre la facciata neoclassica fu fatta costruire nel 1888. L'interno, ad un'unica navata, è coperto con volte a crociera, l'abside, a forma rettangolare con volta, comprende l'ancona in legno dipinto che ospita la statua chiamata un tempo Madonna del popolo, opera tardorinascimentale dell'arte ferrarese. Adiacente al santuario si trova il Museo Mariano di Arte Sacra Contemporanea, fondato nel 1978 per documentare la presenza del "sacro" nell'arte contemporanea. Accanto a stampe antiche sono esposte opere di Remo Brindisi, Aldo Bergonzoni e Arnaldo Pomodoro.

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